Libros, títeres y juguetes para que ir a un merendero no sea una "vergüenza", a cura di Gelsi Ausserbauer, in «La República», [Libri, marionette e giochi perché andare in una mensa non è una "vergogna"] (8 gennaio 2010).
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Libri, marionette e giochi. Perché andare in una mensa non è una "vergogna"
Con
l'obiettivo di fare delle mense dei centri ricreativi in cui i bambini
devono il latte "come tutti i bambini che giocano". Marionette,
pagliacci carri allegorici del Plan Ceibal. Ce ne saranno circa 100 nel
mese di gennaio e febbraio. Inoltre si donano libri per invogliare alla
lettura.
Gelsi Ausserbauer
Al centro di Nuevo Colman, vicino
a Marconi - come in tanti altri quartieri - le vacanze hanno un sapore
agrodolce: di certo sono un periodo di libertà, ma significano anche la
fine della colazione e il pranzo quotidiano. Per questo le mense sono
diventate un luogo centrale nella vita del quartiere.
Per Un Rayo de Luz, che assiste a 85 bambini, la giornata del 7 gennaio è stata speciale.
I
bambini di sempre, quelli che ricevono la loro tazza di latte e la cena
dopo le 5 hanno visto arrivare auto , macchine fotografiche e
telecamere. Hanno visto anche i carri allegorici pieni di colore e di
musica, simbolo del Plan Ceibal, i pagliacci e le marionette di Ovidio
dare spettacolo. Dopo è venuto il turno dei giochi.
Con questo
evento si inaugura ufficialmente una proposta che IMPO (Impresos y
Publicaciones Oficiales) svilupperà durante i mesi estivi: la visita a
circa 100 mense dell'Istituto Nazionale dell'Alimentazione (INDA) di
tutto il Paese,due al giorno. In ognuno di queste i bambini potranno
assistere allo spettacolo e ricevere giocahi, un libro di racconti che,
nella prima tappa, è stato elaborato da bambini che frequentano un club
di bambini dell'INAU, e nella seconda tappa ci saranno racconti dei
genitori di Tanqueras. In tutto sono stati pubblicati circa 30.000
racconti. "L'idea è stata quella di incentivare la solidarietà, le
letture per l'infanzia, ed altri valori come l'unione tra bambini e
genitori" così afferma Alvaro Pérez, direttore dell'IMPO.
Senza vergogna
Uberfil
Monzón, presidente dell'INDA, insiste nella proposta di "continuazione
di un lavoro che già ha due anni alle spalle" il cui obiettivo è quello
di "eliminare la vergogna della povertà". Per i bambini le mense
verranno trasformate in centri ricreativi.
"Non devono essere luoghi
in cui i bambini vengono solo a bere una tazza di latte: devono venire
a giocare, ed è ciò che si meritano. E come tutti i bambini che vanno a
giocare, fanno anche merenda", dice Monzón. L'animazione si realizzerà
in collaborazione con l'IMPO che cerca di "dinamizzare tutto il
quartiere" e di fare integrare anche i bambini che non usufruiscono
dell'assistenza della mensa, ed anche gli adulti.
"L'unico modo di sconfiggere la povertà è il lavoro", insiste Monzón. "Ne vale la pena, si deve fare".
Mentre
il direttore dell'INDA esponeva le sue intenzioni, nel cortile di Un
rayo de Luz i bambini come Luciano, Carol, Yordan, Junior, Zaira e
Brian, raccontavano la loro esperienza nelle mensa. Accanto a loro
c'era Rafael un amico che non frequenta il centro e non vive nemmeno
nel quartiere.
"Vengo qui tutti i giorni" dice Carol. Luciano
racconta che nella mensa giocano "poco" ad eccezione di alcuni scherzi
e per questo aspettava con curiosità l'arrivo delle marionette!
"In
estate ascoltiamo musica e giochiamo con la XO anche se alla fine
diventa noioso. È bello fare qualcosa di più" afferma uno dei bambini
ed è proprio questo il fine della nuova animazione.
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