
"Svegliamoci! Ognuno di noi deve essere responsabile della società in cui vive.
L'unità di un paese è il risultato della partecipazione dei cittadini, non di deleghe passive.
Chiediamo ai media e ai politici di recuperare una ‘carità culturale' attraverso un linguaggio
comprensibile a tutti, che aiuti a capire i problemi e ad adottare le giuste soluzioni". Guido Barbera (Solidarietà e Cooperazione Cipsi):
L'unità di un paese è il risultato della partecipazione dei cittadini, non di deleghe passive.
Chiediamo ai media e ai politici di recuperare una ‘carità culturale' attraverso un linguaggio
comprensibile a tutti, che aiuti a capire i problemi e ad adottare le giuste soluzioni". Guido Barbera (Solidarietà e Cooperazione Cipsi):
Roma, 16 marzo 2011 - "Il miglior modo di festeggiare i 150 anni
dell'Unità d'Italia, è riscoprire il vero significato dell'Italia unita e
di svegliarci, perché sono tanti - troppi - i problemi che hanno
bisogno di urgenti risposte - commenta Guido Barbera, presidente di
Solidarietà e Cooperazione Cipsi, coordinamento di 48 associazioni di
cooperazione e solidarietà internazionale. L'Unità di un paese è data
dalla partecipazione attiva dei suoi cittadini, direttamente
responsabili verso i problemi e le sfide che minacciano la nostra
capacità di convivenza, il rispetto della dignità e della vita umana, la
tutela dei diritti e dei beni comuni. La forza di un paese non è nel
potere e nella ricchezza, ma nella sua unità attorno alla Costituzione, a
garanzia della convivenza e dell'accoglienza, a tutela della scuola,
dell'ambiente, dei beni comuni dalle logiche di privatizzazioni".
Facciamo nostra la battuta di Roberto Benigni sul palco del Festival di Sanremo: italiani svegliatevi! "L'unità di un paese - continua Barbera - passa inevitabilmente attraverso l'associazionismo, la costruzione di reti che generano relazioni, convivenza ed integrazione, che permettono di abbattere i muri dell'individualismo, che mettono in connessione quanto accade in Italia con il resto del mondo, dalle lotte per la libertà e per la rivendicazione dei propri diritti alla ricerca del bene comune, dall'indignazione alla reazione nei confronti dell'indifferenza. Il 2011 è stato proclamato dall'Europa, Anno internazionale del volontariato, una delle dimensioni fondamentali per una cittadinanza attiva e per la democrazia, nella quale assumono forma concreta valori quali la solidarietà e la non discriminazione". Oggi, anche il volontariato deve svegliarsi! Deve riscoprire quella speranza, figlia dell'indignazione per le tante cose che oggi non vanno nella nostra comunità, ma anche del corraggio di esporsi concretamente e di sporcarsi le mani per cambiare! Non basta costruire un pozzo per garantire l'accesso all'acqua! Dobbiamo garantirne il diritto all'accesso a tutti. Dobbiamo garantire la libertà dal mercato che ne permette l'accesso solo a chi può pagare.
"Svegliatevi! È un appello, ancora, che lanciamo in modo particolare ai mezzi di comunicazione. Svegliatevi dall'appiattimento culturale, dall'omologazione delle notizie, da un modo di comunicare la politica e la società spesso incomprensibile. Recuperate e fate vostra quella ‘carità culturale' che invocava Rosmini, un linguaggio comprensibile a tutti, che permetta ai cittadini di capire i problemi, di conoscere le possibile soluzioni, di valutare e scegliere". "L'augurio che ci facciamo e che rivolgiamo al nostro paese in questo importante anniversario - conclude Barbera - è un passaggio dall'attuale democrazia rappresentativa, che sempre più spesso si mostra miope ed interessata di fronte ai grandi cambiamenti sociali, economici e politici che il mondo sta vivendo, ad una concreta democrazia partecipativa, dove ogni cittadino sia parte attiva nella tutela dei beni comuni e nella costruzione della convivenza e dell'integrazione sociale. È su questi principi che va consolidata l'Unità nazionale del nostro paese".
Notizia del 16 marzo 2011
Facciamo nostra la battuta di Roberto Benigni sul palco del Festival di Sanremo: italiani svegliatevi! "L'unità di un paese - continua Barbera - passa inevitabilmente attraverso l'associazionismo, la costruzione di reti che generano relazioni, convivenza ed integrazione, che permettono di abbattere i muri dell'individualismo, che mettono in connessione quanto accade in Italia con il resto del mondo, dalle lotte per la libertà e per la rivendicazione dei propri diritti alla ricerca del bene comune, dall'indignazione alla reazione nei confronti dell'indifferenza. Il 2011 è stato proclamato dall'Europa, Anno internazionale del volontariato, una delle dimensioni fondamentali per una cittadinanza attiva e per la democrazia, nella quale assumono forma concreta valori quali la solidarietà e la non discriminazione". Oggi, anche il volontariato deve svegliarsi! Deve riscoprire quella speranza, figlia dell'indignazione per le tante cose che oggi non vanno nella nostra comunità, ma anche del corraggio di esporsi concretamente e di sporcarsi le mani per cambiare! Non basta costruire un pozzo per garantire l'accesso all'acqua! Dobbiamo garantirne il diritto all'accesso a tutti. Dobbiamo garantire la libertà dal mercato che ne permette l'accesso solo a chi può pagare.
"Svegliatevi! È un appello, ancora, che lanciamo in modo particolare ai mezzi di comunicazione. Svegliatevi dall'appiattimento culturale, dall'omologazione delle notizie, da un modo di comunicare la politica e la società spesso incomprensibile. Recuperate e fate vostra quella ‘carità culturale' che invocava Rosmini, un linguaggio comprensibile a tutti, che permetta ai cittadini di capire i problemi, di conoscere le possibile soluzioni, di valutare e scegliere". "L'augurio che ci facciamo e che rivolgiamo al nostro paese in questo importante anniversario - conclude Barbera - è un passaggio dall'attuale democrazia rappresentativa, che sempre più spesso si mostra miope ed interessata di fronte ai grandi cambiamenti sociali, economici e politici che il mondo sta vivendo, ad una concreta democrazia partecipativa, dove ogni cittadino sia parte attiva nella tutela dei beni comuni e nella costruzione della convivenza e dell'integrazione sociale. È su questi principi che va consolidata l'Unità nazionale del nostro paese".
Notizia del 16 marzo 2011
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