Il 13 giugno 2013 il Movimento dell’acqua scende nuovamente in piazza per celebrare il 2° anniversario della vittoria referendaria del 2011. Guido Barbera, presidente di Solidarietà e Cooperazione Cipsi – coordinamento di 40 associazioni di cooperazione e solidarietà internazionale – ha dichiarato: “È una celebrazione malinconica.
Il voto dei 27 milioni di cittadini italiani non è stato considerato adeguatamente: oggi in Italia dobbiamo rimettere l’acqua e la democrazia al centro dell’attenzione politica. L’acqua non è una merce e sulla gestione dell’acqua non si può fare profitto: queste enunciazioni referendarie sono rimaste inevase. I percorsi di ripubblicizzazione sono ancora al palo di partenza”. Barbera continua: “Manca una legge quadro di riferimento, e si rischia che l’acqua torni sotto il dominio dei mercati finanziari e delle imprese private multinazionali. Per questo le associazioni di Solidarietà e Cooperazione Cipsi fanno appello al Parlamento ed al Governo Letta affinchè mettano l’Acqua come priorità nell’Agenda politica italiana, nel rispetto dei referendum”.
Intanto da Bari, dopo 15 anni dalla pubblicazione del primo Manifesto per un Contratto Mondiale dell’Acqua, Riccardo Petrella ha presentato il secondo Manifesto: Acqua e Beni comuni - Stop del furto alla vita con l’obiettivo di contrastare a livello culturale e politico la mercificazione/monetarizzazione e lo sfruttamento dell’acqua e degli altri beni comuni per interessi privati o di parte, a danno della collettività.
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