
Durante la manifestazione è stata lanciata la Campagna "Capaci di
intendere e di vAlere" con l'obiettivo, in sintonia con lo spirito che
ha animato la realizzazione della Giornata, di valorizzare la figura del
Volontario, sottolineando da un lato la consapevolezza che ogni
volontario ha del proprio ruolo, dall'altro quella del valore etico, ma
anche economico, che ogni sua scelta porta con sé.
La campagna, che è ancora in atto, lancia oggi la sua seconda fase che, con lo slogan "Sei un volontario? Posta una foto e racconta la tua esperienza", vuole rafforzare il senso di appartenenza dei volontari e promuovere i valori della solidarietà e della partecipazione.
Lo scopo è quello di promuovere, ogni giorno, il mondo del volontariato e i suoi valori attraverso i volti e le storie delle persone che lo popolano. Tutti coloro che sono intervenuti alla manifestazione di Roma, volontari e responsabili delle associazioni, sono quindi invitati a visitare la pagina Facebook dell'iniziativa (http://www.facebook.com/giornatavolontariato) per condividere, attraverso immagini e commenti, il ricordo e le impressioni della Giornata. L'invito è aperto anche a tutti quei volontari che non erano presenti il 5 dicembre, affinché raccontino le proprie storie e le proprie esperienze di volontariato, aggiungendo così il proprio tassello a questo ricco mosaico in divenire.
"Il volontariato - dichiarano i promotori della Campagna - rappresenta, attraverso tutte le sue forze, un investimento da sostenere tutti i giorni perché in grado di moltiplicare le risorse a sua disposizione e di tradurle in atti e presenze concrete ed efficaci. Attraverso la proposizione di nuovi modelli sociali basati sulla solidarietà, la creatività, la responsabilità personale e collettiva, il volontariato ha in sé una forte spinta per superare la crisi e incoraggia comportamenti favorevoli alla crescita economica del Paese. Non a caso, il volontariato gode di una grandissima fiducia da parte degli italiani".
"Inoltre il volontariato italiano - concludono i promotori - che ha radici profonde nella nostra storia, è un'esperienza unica nel panorama europeo, che deve essere quindi valorizzata e riconosciuta in quanto ‘diritto alla solidarietà'."
Notizia del 15 febbraio 2012
La campagna, che è ancora in atto, lancia oggi la sua seconda fase che, con lo slogan "Sei un volontario? Posta una foto e racconta la tua esperienza", vuole rafforzare il senso di appartenenza dei volontari e promuovere i valori della solidarietà e della partecipazione.
Lo scopo è quello di promuovere, ogni giorno, il mondo del volontariato e i suoi valori attraverso i volti e le storie delle persone che lo popolano. Tutti coloro che sono intervenuti alla manifestazione di Roma, volontari e responsabili delle associazioni, sono quindi invitati a visitare la pagina Facebook dell'iniziativa (http://www.facebook.com/giornatavolontariato) per condividere, attraverso immagini e commenti, il ricordo e le impressioni della Giornata. L'invito è aperto anche a tutti quei volontari che non erano presenti il 5 dicembre, affinché raccontino le proprie storie e le proprie esperienze di volontariato, aggiungendo così il proprio tassello a questo ricco mosaico in divenire.
"Il volontariato - dichiarano i promotori della Campagna - rappresenta, attraverso tutte le sue forze, un investimento da sostenere tutti i giorni perché in grado di moltiplicare le risorse a sua disposizione e di tradurle in atti e presenze concrete ed efficaci. Attraverso la proposizione di nuovi modelli sociali basati sulla solidarietà, la creatività, la responsabilità personale e collettiva, il volontariato ha in sé una forte spinta per superare la crisi e incoraggia comportamenti favorevoli alla crescita economica del Paese. Non a caso, il volontariato gode di una grandissima fiducia da parte degli italiani".
"Inoltre il volontariato italiano - concludono i promotori - che ha radici profonde nella nostra storia, è un'esperienza unica nel panorama europeo, che deve essere quindi valorizzata e riconosciuta in quanto ‘diritto alla solidarietà'."
Notizia del 15 febbraio 2012
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